22/04/24

Attacco al diritto d'aborto - tre opuscoli da leggere

E' ripresa una campagna di attacco al diritto d'aborto da parte del governo Meloni e del documento del Vaticano (di cui abbiamo parlato nei giorni precedenti).
Questo richiede non solo lotta ma comprensione teorica, politica, ideologica della natura dell'attacco, di quello che significa per le donne, ma anche per il movimento proletario rivoluzionario, l'attacco al dritto d'aborto e cosa mette in gioco.
Per questo invitiamo a leggere gli opuscoli che il Mfpr ha prodotto sulla questione dell'aborto. 
Richiedeteli a mfpr.naz@gmail.com o WA 3408429376




Oggi presidio al Senato per difendere i consultori dagli antiabortisti

Non va consentito agli antiabortisti di mettere le mani sui consultori. Diventa sempre più necessario costruire mobilitazione contro il governo Meloni. Un governo che non rappresenta, e non rappresenterà mai, le donne, le libere soggettività nè i loro bisogni, ma che anzi, come abbiamo potuto vedere ancora una volta in questi giorni, fa gli interessi delle associazioni cosiddette “pro-vita”.

La Meloni stessa nel 2019 ha firmato il cosiddetto Manifesto per la Vita e per la Famiglia prendendo l’impegno di “trovare alternative all’aborto”.

Come sappiamo l’emendamento al decreto Pnrr sull’ingresso dei pro-vita nei consultori, su cui il governo Meloni ha apposto la fiducia, è stato approvato in alla Camera e dovrà essere votato al Senato lunedì 22.

Per riaffermare che il diritto all’aborto non si tocca e fuori gli antiabortisti dai consultori, la Rete nazionale Consultori e Consultoria ha dato appuntamento al Senato alle 17.00per oggi, lunedi 22 aprile.

Un’ulteriore passo che mira a smantellare i consultori dal loro interno minando il diritto all’aborto, ad una libera scelta, alla contraccezione, ad una sanità pubblica e a dei servizi territoriali accessibili, laici e gratuiti per le donne, colpendo soprattutto quelle delle fasce più povere e popolari.

E’ necessario creare una vera opposizione al governo, senza più delegare le battaglie per la difesa e la (ri)conquista di diritti a chi, dal PD a +Europa, si tinge di rosa ma finora ha sempre svenduto tutele, diritti, servizi, la contraccezione, il pubblico e il sociale al profitto dei privati.

Venerdi scorso un gruppo di attiviste delle Donne di Borgata ha fatto un blitz esponendo striscioni davanti alla famosa sede di Fratelli d’Italia alla Garbatella (Roma), quella dove ha cominciato a entrare in politica la Meloni.

Questo emendamento riguarda tutti i consultori ma diventa particolarmente preoccupante nelle regioni a guida centro-destra: sappiamo fin troppo bene cosa vuol dire vivere in una regione dove il diritto all’aborto non viene garantito, come nella Regione Marche, dove la presenza di obiettori di coscienza rende praticamente impossibile l’interruzione di gravidanza. Questo ulteriore passo va quindi a svuotare ancora di più di senso la legge 194/78, aprendo la strada ad associazioni che propongono violenze vere e proprie, quali far ascoltare il battito del feto a chi vuole o deve abortire.

21/04/24

Arrestata la professoressa e studiosa femminista Nadera Shalhoub-Kevorkian - Nessuna mediazione - chiudere ogni rapporto con le 'università israeliane' e con lo Stato d'Israele - un contributo

Università israeliane? Prima criminalizzano poi fanno arrestare i docenti che dissentono dal genocidio

Intorno alle 17 di giovedì 18 aprile 2024, la professoressa dell’Università Ebraica e studiosa femminista di fama internazionale Nadera Shalhoub-Kevorkian è stata arrestata dalla polizia israeliana nella sua casa nella Città Vecchia di Gerusalemme con l’accusa di incitamento alla violenza.

La polizia ha fatto irruzione e perquisito la sua casa e lei è attualmente sottoposta a un interrogatorio duro e disumanizzante. Il suo avvocato ha detto che le accuse contro di lei sono gravi. Le informazioni sul suo rilascio non sono note. I palestinesi detenuti da Israele subiscono violenza fisica, emotiva e mentale.

La professoressa Shalhoub-Kevorkian, che possiede sia la cittadinanza israeliana che quella statunitense, è stata sottoposta a violenta repressione e molestie da parte dell’Università Ebraica per essersi espressa contro il genocidio in corso a Gaza.

Inoltre, a marzo è stata sospesa dall’incarico di insegnante, per poi essere reintegrata quando è diventato chiaro che le accuse contro di lei non avevano alcun fondamento.

L’attacco contro la professoressa Shalhoub-Kevorkian è un attacco contro uno delle e dei tanti studiose/i, studenti e attivisti palestinesi che portano alla luce la natura violenta e genocida dello Stato israeliano, che è sotto gli occhi di tutto il mondo durante la presentazione del Sudafrica alla Corte internazionale di giustizia (ICJ).

Quella presentazione è stata sufficientemente persuasiva da far sì che l’ICJ abbia ritenuto quasi all’unanimità nella sua sentenza provvisoria del 26 gennaio 2024 che l’attacco di Israele a Gaza è plausibilmente un genocidio.

Riconosciamo quindi questo come un tentativo di mettere a tacere la critica alla violenza dello stato israeliano in un contesto di una società intrisa di aperta incitamento e discorso genocida.

Il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, infatti, ha accolto con favore l’arresto e ha affermato che esso “trasmette un messaggio importante: chiunque inciti contro lo Stato di Israele, agiremo contro di lui. Non potranno nascondersi dietro la loro posizione o qualsiasi altro titolo.

Questo silenzio e questa repressione mettono in pericolo non solo la professoressa Shalhoub-Kevorkian, ma anche la vita e l’istruzione degli studenti che studiano, scrivono e fanno parte della sua comunità intellettuale all’Università Ebraica e oltre.

Noi, come accademici internazionali, riteniamo l’Università Ebraica di Gerusalemme responsabile dell’arresto e della detenzione della professoressa Shalhoub-Kevorkian a causa della sua persistente e pubblica repressione della sua libertà accademica, che ha portato direttamente all’arresto di oggi.

Chiediamo agli studiosi, agli attivisti e alle persone di coscienza internazionali di chiedere il suo rilascio immediato. Siamo indignati per questa azione illegale e rifiutiamo la continua violenza che lo Stato israeliano e le sue istituzioni esercitano contro il popolo palestinese e coloro che difendono la giustizia e la libertà.

Agisci oggi per il rilascio immediato della professoressa Shalhoub-Kevorkian:

1) Scrivendo ad Asher Cohen, presidente dell’Università Ebraica di Gerusalemme (asher.cohen@mail.huji.ac.il); Tamir Sheafer, Rettore (tamir.sheafer@mail.huji.ac.il); e Asher Ben-Arieh, preside della Scuola di lavoro sociale (benarieh@mail.huji.ac.il).

2) Contattare i rappresentanti degli Stati Uniti e chiedere loro (1) di chiedere il rilascio immediato del professor Shalhoub-Kevorkian e (2) di proteggere la libertà accademica degli studiosi, degli studenti e di coloro che si esprimono contro il genocidio palestinesi.

3) Creare una tempesta sui social media facendo circolare la nostra dichiarazione e chiedendo il rilascio immediato del professor Shalhoub-Kevorkian; usa l’hashtag #FreeNadera e tagga The Hebrew University of Jerusalem

Questo appello è stato sottoscritto finora da:

Dr. Lila Abu-Lughod, Joseph L. Buttenwieser Professor of Social Science, Columbia University

Rashid Khalidi, Edward Said Professor of Modern Arab Studies, Department of History, Columbia University

Judith Butler, Distinguished Professor in the Graduate School, UC Berkeley

Sherene Seikaly, Associate Professor of History, UCSB

Dr. Raz Segal, Associate Professor of Holocaust and Genocide Studies and Endowed Professor in the Study of Modern Genocide, Stockton University

Dr. Sarah Ihmoud, Assistant Professor of Anthropology, The College of the Holy Cross

Dr. Sherene H. Razack, Distinguished Professor of Gender Studies, UCLA

Dr. Devin Atallah, Assistant Professor of Psychology, University of Massachusetts Boston

Dr. Shahnaaz Suffla, Professor in the Institute for Social and Health Sciences, University of South Africa

Dr. Saree Makdisi, Professor of English, UCLA

Dr. Robin Kelley, Distinguished Professor of History, UCLA

Dr. Miriam Cooke, Braxton Craven Distinguished Professor Emerita of Arab Cultures, Duke University

Pregs Govender, African Gender OInstitute, UCT, Former South African MP and SA Human Rights Commissioner

Dr. Deborah Dwork, Director of the Center for the Study of the Holocaust, Genocide, and Crimes Against Humanity, Graduate Center–City University of New York

Mimi Kirk, Adjunct Faculty, Georgetown University

Dr. Keren Weitzberg, senior lecturer, School of Politics and International Relations, fellow, Institute of Humanities and Social Sciences, Queen Mary University of London

Dr. Clive Gabay, Reader in International Politics, School of Politics and International Relations, Queen Mary University of London

Dr. Vasuki Nesiah, Professor of Practice in Human Rights and International Law, NYU

Dr. Leila Farsakh, Professor of Political Science, University of Massachusetts Boston

Dr. Bram Wispelwey, Instructor, Harvard Medical School and Harvard Chan School of Public Health

Dr. David Theo Goldberg, Distinguished Professor, Department of Anthropology, University of California, Irvine

Miriam Ticktin, Professor of Anthropology, CUNY Graduate Center

Dr. Hoda Elsadda, Professor of English and Comparative Literature, Cairo University

Dr. Fatima Sadiqi, Visiting Professor, Hamad Bin Khalifa University

Dr. Victoria Sanford, Lehman Professor of Excellence, Lehman College & the CUNY Graduate Center

Dr. Stephen Sheehi, Sultan Qaboos Professor of Middle East Studies, William & Mary.

Dr. Lara Sheehi, Assistant Professor of Psychology, Doha Institute of Graduate Studies

Dr. Rachel Rosen, University College London

Dr. Rosalind Edwards, University of Southampton UK

Dr. Lara Deeb, Professor of Anthropology, Scripps College

Dr. Gala Rexer, University College London

Dr. Heidi Morrison, Associate Professor of History, University of Wisconsin- La Crosse

Dr. Jeffrey Sacks, Associate Professor and Chair, Literature, UC Riverside

Professor Rana A. Sharif, CSU Northridge

Professor Vasuki Nesiah, Human Rights and International Law, NYU

Professor Zakia Salime, Rutgers University

Dr. Rishita Nandagiri, King’s College London

Dr. Marion Kaplan, Professor Emerita of Hebrew and Judaic Studies, NYU

Dr. Leti Volpp, University of California, Berkeley School of Law

Dr. Amahl Bishara, Associate Prof. of Anthropology, Tufts University

Dr. Taner Akçam, Director of the Armenian Genocide Research Program of PAI, UCLA

Dr. Sultan Doughan, Assistant Professor of Anthropology, Goldsmiths University London

Dr. Nivi Manchanda, Associate Professor of International Politics, Queen Mary, University of London

Dr. Nadim Rouhana, Professor of International Negotiation and Conflict Studies, Tufts University

Dr. Atalia Omer, Professor of Religion, Conflict, and Peace Studies, University of Notre Dame

Dr. Minoo Moallem. Professor of Gender Studies, UC Berkeley

Dr. Shannon Speed, Professor of American Indian Studies and Gender Studies, UCLA

Dr. Noura Erakat, Associate Professor of Africana Studies, Rutgers University

Dr. Daniel Segal, Jean M. Pitzer Emeritus Professor of Anthropology and Emeritus Professor of History, Pitzer College

Dr. Darryl Li, Associate Professor of Anthropology and Associate Member of the Law School, University of Chicago

Dr. Ussama Makdisi, Professor of History and Chancellor’s Chair, University of California Berkeley

David Lloyd, Distinguished Professor of English, UC Riverside, USA

Daniel Segal, Jean M. Pitzer Emeritus Professor of Anthropology and Emeritus Professor of History, Pitzer College of the Claremont Colleges

And Heather Ferguson, Associate Professor of History, Claremont McKenna College

Nelson Maldonado-Torres, Professor of Philosophy, University of Connecticut and Frantz Fanon Foundation

Mohamed Seedat, Emeritus Professor, Institute for Social and Health Sciences, University of South Africa

Professor Salim Vally, Research Chair in Community, Adult and Workers Education, University of Johannesburg

Dr. Sondra Hale, UCLA

Dr. Suad Joseph, Distinguished Research Professor, University of California-Davis

Dr. Sherene Hafez, Department of Gender and Sexuality Studies, University of California, Riverside

Dr. Louise Cainkar, Professor, Marquette University

Dr. Bassam Haddad, Associate Professor of Political Science, George Mason University

Dr. Silvia Pasquetti, Senior Lecturer in Sociology, Newcastle University

Professor Tariq Jazeel, Department of Geography, University College London

Dr. Tom Western, Lecturer in Social and Cultural Geography, University College London

Ms. Penelope Quinton former UNAIS Capacity Builder Right to Education Campaign, An Najah University, Nablus 2008/09

Dr. James Kneale, Associate Professor, Geography, University College London

Dr. Victoria Araj, Lecturer in Equality, University of Lincoln, UK

Dr. Mayssoun Sukarieh: King’s College London

Dr. Carlo Morelli, Dundee University & Honorary Secretary Scotland UCU

Professor Laleh Khalili, University of Exeter

Liam O’Dowd, Emeritus Professor of Sociology, Queen’s University Belfast

Erica Burman, Professor of Education, University of Manchester

Ian Parker, Emeritus Professor of Management, University of Leicester, UK

Dr. Artemis Christinaki, Honorary Research Fellow, The University of Manchester

Dr. Kirsteen Paton, Senior Lecturer in Sociology, University of Glasgow

Maria Hantzopoulos, Professor of Education, Vassar College

Sadhvi Dar, Reader in Interdisciplinary Management and Organisation Studies, School of Business and Management, Queen Mary University of London, UK

Professor Roberto Veneziani, Queen Mary University of London

Nancy Stern, Professor, The City College of New York, CUNY

Nacira Guenif, Professor of Sociology and Anthropology, University Paris 8, LEGS (CNRS)

Professor Hannah Jones, Department of Sociology, University of Warwick

Dr. Hanan Toukan, Associate Professor of Politics and Middle Eastern Studies, Bard College Berlin

Anat Pick, Dept of Film, Queen Mary Univeristy of London.

Professor Rowland Atkinson, University of Sheffield

Dr. Jess Bier, Associate professor of urban sociology, Erasmus University Rotterdam

Philomena Harrison, Senior Lecturer in Social Work, Liverpool Hope University, UK

Dr. Thea Renda Abu El-Haj, Professor of Education, Barnard College, Columbia University

Dr. Nicola Perugini, University of Edinburgh

Sameena Ahmad, retired senior lecturer, Manchester University

Dr. Tanzil Chowdhury, Associate Professor of Public Law, Queen Mary, University of London

Dr. Anna-Esther Younes

Dr. Lisa Tilley, SOAS

Dr. Polly Pallister-Wilkins, Associate Professor, University of Amsterdam

Neve Gordon, Professor of Human Rights and Humanitarian Law, School of Law, Queen Mary University of London

Catherine Rottenberg, Professor of Feminist Media Studies, Goldsmiths College, University of London

Prof. Penny Green, QMUL

Prof. Paul Highgate, University of Bath

Dr. Zeina Zaatari, Director of Arab American Cultural Center, University of Illinois at Chicago

Dr. Hind Ahmed Zaki, University of Connecticut

Dr. Houri Berberian, Professor of History, University of California, Irvine

Dr. Fida Adely, Department of Anthropology, Georgetown University

Dr. Maya Wind, University of British Columbia

Dr. Susan Morrissey, Professor of History, University of California, Irvine

Dr. Kevan Antonio Aguilar, Assistant Professor of History and Vice Chair of the Irvine Faculty Association, University of California, Irvine

Dr. Michael Harris, Professor of Mathematics, Columbia University

Dr. Barry Trachtenberg, Michael H. and Deborah K. Rubin Presidential Chair of Jewish History, Wake Forest University

Dr. Omer Bartov, Samuel Pisar Professor of Holocaust and Genocide Studies, Department of History; Faculty Fellow, Watson Institute for International & Public Affairs, Brown University

Dr. Haynes Miller, Professor of Mathematics emeritus, Massachusetts Institute of Technology

Dr. Sunaina Maira, Professor, Asian American Studies, UC Davis

Dr. Nadje Al-Ali, Professor of Anthropology and Middle East Studies, Brown University

Dr. David Palumbo-Liu, Louise Hewlett Nixon Professor and Professor of Comparative Literature and, by courtesy, of English, Stanford University

Dr. Fatma Muge Gocek, Professor of Sociology, University of Michigan

Dr. Adam Miyashiro, Professor of Literature, Stockton University

Dr. Egla Martinez, Associate Professor, Human Rights and Social Justice, IIS, Carleton University, Canada

Dr. Yazid Ben Hounet, CNRS, Laboratoire d’Anthropologie Sociale, Paris

Dr. Liron Mor, Associate Professor & Director of Graduate Studies, Comparative Literature, University of California, Irvine

19/04/24

Con Asia e con tutte le donne stuprate e lese. Oggi si apre il processo dei 6 stupratori del branco di Palermo

Con Asia e con tutte le donne stuprate e lese, lottare ad ampio raggio contro questa società capitalista di cui stupri violenza e femminicidi sono uno dei frutti più marcio.

Dall'assemblea delle precarie in lotta a Palermo 

18/04/24

Libertà per Anan, Mansour, Ali - Aggiornamento della situazione

Il 5 aprile il tribunale ha rigettato il ricorso e quindi Anan  (e anche gli altri 2) resta in carcere
Il suo avvocato, Flavio Rossi Albertini (lo stesso di Alfredo Cospito), attende le motivazioni della sentenza, che devono essere depositate dopo 45 giorni e quindi verso il 20 maggio, per fare ricorso in Cassazione, che molto probabilmente fisserà l'udienza non prima di settembre.

Anan sta nel carcere di Terni - a L'Aquila è stato pochissimo, perchè qui c'è il 41bis e Anan non è in regime di 41bis;

Gli altri due condannati stanno in condizioni peggiori di Anan.

In particolare Mansour sta nel carcere di Rossano Calabro (che sta molto fuori dal paese, considerato una specie di "Guantanamo"); la moglie e figli stanno in Cpr e non li fanno uscire; Alì sta nel carcere di Ferrara - dove è stato fatto un presidio

Per Anan è stato fatto un presidio a Terni dove si stanno mobilitando giovani palestinesi e cobas.

A L'Aquila sabato scorso vi è stata una serata "benefit" per raccogliere soldi per le grosse spese legali e per dare un sostegno alla moglie di Mansour. Sono state raccolte 700 euro - ancora insufficienti.

Anan può ricevere posta. In questo senso invitiamo a scrivere a lui, come agli altri 2 palestinesi.

Di seguito un telegramma inviato dalla compagna de L'Aquila a tutti e tre:

Testo in inglese "
On the 50th anniversary of the International Day of Solidarity with Palestinian Prisoners, we demand freedom for Anan, Mansour, Ali and all Palestinian political prisoners" 
Inviato ad: 
Anan Yaeesh, casa circondariale di Terni - Strada delle Campore, 32, Terni CAP 05100
Mansour Doghmosh, casa circondariale di Rossano - Contrada Ciminata 1, Corigliano Rossano - Cosenza (CS) CAP 87064
Ali Saji Rabhi Irar, casa circondariale di Ferrara - Via Arginone, 327, Ferrara CAP 44122:

16/04/24

Con il soldi del Pnrr, antiabortisti nei Consultori

L’avevamo detto!

L’avevamo capito!

Abbiamo lanciato l’allarme da tempo ed ora ecco servito l’ulteriore affondo al diritto di abortire.

Mentre la Francia costituzionalizza il diritto all’aborto e il Parlamento europeo approva una risoluzione a favore, l’Italia fa un ulteriore passo indietro.

Attente a queste due...

Un emendamento di FdI, approvato in commissione Bilancio della Camera, all’art. 44 del ddl per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, autorizza le Regioni ad usare per le associazioni pro-life una parte dei fondi destinati alla Sanità. Sì, i fondi della Sanità pubblica invece che destinati in favore della salute di tutti, il partito della Presidente li utilizza per consentire a quella setta di fanatici pericolosi dei pro-vita di entrare nelle strutture pubbliche ed offendere i diritti della donna e della sua libera autodeterminazione. I luoghi della salute laica, pubblica, antifascista nelle mani di gruppi e movimenti antiabortisti che continuano da anni a cannibalizzare gli spazi femministi.

La motivazione è quella di supportare la maternità ma in realtà sappiamo bene che le associazioni pro-vita italiane sono associazioni ideologiche ed oscurantiste il cui unico scopo è quello di limitare la libertà della donna.

In realtà, però, occorre ricordare che è la stessa legge 194/78 che autorizza la presenza nei consultori delle associazioni di supporto alle donne che vogliono diventare madri, l’art. 2 così recita: “i consultori sulla base di appositi regolamenti o convenzioni possono avvalersi, per fini previsti dalla legge, della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita”.

Ma, come ben sappiamo e come ben conosciamo, le associazioni pro-vita italiane che si presentano come sostenitrici delle donne madri in difficoltà, di fatto sono associazioni cattoliche di natura anti-abortista e basta, e nessun supporto offrono alle donne/madri se non quello di comprimere la loro libertà di scelta, se non quello di impedire l’accesso all’aborto.

Favorire l’ingresso ufficiale di gruppi e movimenti antiabortisti nei Consultori, di fatto, sarà un ulteriore ostacolo per le donne all’ottenimento del certificato per accedere all’IVG. I Consultori sono nati come spazi autogestiti trans femministi e successivamente statalizzati attraverso la legge 405 del 1975 ma nel corso di questi anni hanno visto il loro depotenziamento e smantellamento, da presìdi per la vita di comunità e medicina di genere, attualmente sono presenti in un numero sempre più esiguo. Questo emendamento approvato dal partito della Presidente contribuirà a consegnare queste strutture nelle mani di gruppi e movimenti antiabortisti omobilesbotransfobici.

E’ una decisione molto grave perché rappresenta l’ennesima offesa ai danni delle donne e alla loro autodeterminazione.

“Non toccherò la 194” disse la Presidente, in realtà leva diritti rendendoli impraticabili e il gioco è fatto. Approfitta delle trame larghe di una legge, la 194, che già lasciava spazio ai medici obiettori di coscienza, per reprimere, subdolamente, i diritti della donna.

Fuori le destre fasciste e i movimenti antiabortisti dai Consultori, luoghi transfemministi, laici e pubblici! Non siamo più disposte ad accontentarci delle briciole di diritti, a resistere agli attacchi di una destra che spinge per toglierci anche quelle briciole di diritti che ancora ci sono rimasti.

Che cosa possano mai centrare i Consultori con i decreti attuativi del Pnrr? E’ inutile porci la domanda: è l’ennesimo, chiaro, attacco al diritto all’aborto e alle nostre scelte riproduttive.

"Via libera alle associazioni Pro vita nei consultori" - NON LO PERMETTEREMO! Il diritto d'aborto non si tocca lo difenderemo con la lotta!

VATICANO E GOVERNO FASCIO-SESSISTA MELONI SI DANNO LA MANO PER ATTACCARE UN DIRITTO FONDAMENTALE DELLE DONNE! 
Dalla stampa:
"Aborto, la destra all’attacco della legge 194: 
via libera alle associazioni Pro vita nei consultori
Un emendamento al Pnrr prevede che le Regioni possano coinvolgere le associazioni.
I Pro-life nei consultori, cioè dentro alle strutture sanitarie dove viene fatto il maggior numero di certificazioni per l’interruzione volontaria di gravidanza. Il centrodestra prova ancora una volta a forzare la mano sul tema dell’aborto, questa volta con un emendamento al Pnrr approvato in commissione Bilancio che andrà in votazione alla Camera".